Nel mio post precedente ho riprodotto il quadro "I ripiani dei ricordi", nel quale immaginavo gli oggetti della memoria come qualcosa di ben ordinato e catalogato nella mente, come se le diverse immagini che compongono i nostri ricordi fossero tutte ben distinte e riposte su scaffali. Poi mi sono domandata se fosse proprio così. In realtà i nostri ricordi si sovrappongono, si accostano, interagiscono tra loro in modo forse meno organizzato, ma certamente più vitale ed emotivo.
Ho dipinto allora "Ricordi" sempre in acrilico/collage su tela, dimensioni 50x50, come il quadro precedente, ma questa volta gli oggetti che simboleggiano i ricordi sono distribuiti in modo più caotico e sono molto più fitti perchè la nostra mente è colma di immagini che rimandano l'una all'altra e riflettono la varietà della vita.
In my previous post, I showed my painting "Memory Shelves" in which I imagined the memories as something neatly catalogued in our mind (the memories are like things placed on shelves). Then I wondered if it is really so.
In fact, our memories are not always so clear and organized; they gather in our mind one next to another apparently at random. But an emotion or a moment of life may recall them sometimes unexpectedly.
This is why I painted "Memories", acrylic/collage on canvas , cm 50 x 50.
Here the memories are not so neatly placed on shelves as in my previous painting: there is a more chaotic and vital gathering of objects, words, landscapes.